Le parole di Papa Francesco per la veglia dei giovani e la messa alla XXXIV Giornata Mondiale della Gioventù.
Le parole di Papa Francesco per la veglia dei giovani e la messa alla XXXIV Giornata Mondiale della Gioventù.
Presso il Campo San Juan Pablo II a Panama, si è tenuta sabato sera la veglia con i giovani e domenica mattina la celebrazione della XXXIV Giornata Mondiale della Gioventù. Nel discorso per la veglia, Papa Francesco ha parlato di Maria che, senza volerlo né cercarlo e senza comparire nelle “reti sociali” dell’epoca, è diventata la “influencer” di Dio, la donna che ha avuto la maggiore influenza nella storia grazie al suo coraggio di dire sì. Il suo esempio deve essere da guida per tutti i giovani.
“Sempre impressiona la forza del sì di Maria, giovane. La forza di quell’«avvenga per me» che disse all’angelo. È stata una cosa diversa da un’accettazione passiva o rassegnata. È stato qualcosa di diverso da un sì come a dire: «Bene, proviamo a vedere che succede». Maria non conosceva questa espressione: vediamo cosa succede. Era decisa, ha capito di cosa si trattava e ha detto sì, senza giri di parole. È stato qualcosa di più, qualcosa di diverso. È stato il sì di chi vuole coinvolgersi e rischiare, di chi vuole scommettere tutto, senza altra garanzia che la certezza di sapere di essere portatrice di una promessa. E domando a ognuno di voi: vi sentite portatori di una promessa? Quale promessa porto nel cuore, da portare avanti? Maria, indubbiamente, avrebbe avuto una missione difficile, ma le difficoltà non erano un motivo per dire no. Certo che avrebbe avuto complicazioni, ma non sarebbero state le stesse complicazioni che si verificano quando la viltà ci paralizza per il fatto che non abbiamo tutto chiaro o assicurato in anticipo.”
Dire sì al Signore significa avere il coraggio di abbracciare la vita come viene, con tutte le sue fragilità e contraddizioni, ma sempre con lo stesso amore, perché solo quello che si ama può essere salvato. Si può salvare una persona o una situazione solo se la si ama, non avendo paura di ricevere la vita così com’è.
“Sempre si può rinnovarsi e germogliare, sempre si può cominciare di nuovo quando c’è una comunità, il calore di una casa dove mettere radici, che offre la fiducia necessaria e prepara il cuore a scoprire un nuovo orizzonte: orizzonte di figlio amato, cercato, trovato e donato per una missione. Il Signore si fa presente per mezzo di volti concreti. Dire sì come Maria a questa storia d’amore è dire sì ad essere strumenti per costruire, nei nostri quartieri, comunità ecclesiali capaci di percorrere le strade della città, di abbracciare e tessere nuove relazioni.”
Leggi qui il testo completo del discorso
Nell’omelia della messa domenicale, Papa Francesco ricorda come Gesù, circondato nella sinagoga da conoscenti e vicini, riveli l’adesso di Dio, che ci viene incontro per chiamare anche noi a prendervi parte. Come allora, anche oggi non tutti coloro che lo ascoltano si sentono convocati, pronti a credergli realmente.
“Perché un Dio vicino e quotidiano, un Dio amico e fratello ci chiede di imparare vicinanza, quotidianità e soprattutto fraternità. Egli non ha voluto manifestarsi in modo angelico o spettacolare, ma ha voluto donarci un volto fraterno e amico, concreto, familiare. Dio è reale perché l’amore è reale, Dio è concreto perché l’amore è concreto. Ed è precisamente questa concretezza dell’amore ciò che costituisce uno degli elementi essenziali della vita dei cristiani.”
Questo ha a che fare con l’oggi, non con il domani. Per ciò i giovani non sono il futuro, ma il presente: sono l’adesso di Dio. I giovani devono mettersi in gioco seguendo la propria passione, senza aspettare promesse altrui. Solo mettendo in campo il proprio cuore in maniera concreta si può partecipare alla pesca miracolosa della speranza, della carità, della solidarietà e della fraternità di fronte agli sguardi paralizzati e paralizzanti per le paure, l’esclusione, la speculazione e la manipolazione.
Leggi qui il testo completo dell’omelia
Nel pomeriggio, prima della partenza per il ritorno a Roma, Papa Francesco ha incontrato i volontari della GMG presso lo Stadio Rommel Fernández per ringraziarli del loro servizio.
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