Le interviste a Papa Francesco dei media argentini Infobae, Perfil e La Nacion.
Le interviste a Papa Francesco dei media argentini Infobae, Perfil e La Nacion.
In occasione del suo decimo anniversario di pontificato, Papa Francesco ha rilasciato diverse interviste a media argentini. Il colloquio con Daniel Hadad del sito di informazione Infobae ha affrontato vari temi. In merito alla situazione politica del Sud America, il pontefice ha definito quella del Nicaragua una dittatura rozza, grossolana, che vuole portare indietro il regime comunista del ’17 o quello hitleriano del ’35. Per il Venezuela vede invece un barlume di speranza. Relativamente ad argomenti ecclesiali, egli ha parlato dell’accoglienza degli omosessuali nella Chiesa, che «è per tutti»; dei passi avanti nel coinvolgimento delle donne necessari perché «il maschilismo è cattivo. […] A un prete che non sa lavorare con le donne manca qualcosa, non è maturo»; della possibilità di rivedere il celibato dei preti nella Chiesa occidentale, in quanto «è una prescrizione temporanea: […] non è eterno come l’ordinazione sacerdotale».
Clicca qui per leggere il testo completo dell’intervista
Queste ultime parole hanno fatto molto rumore, smorzato però da quelle promunciate durante l’intervista a Jorge Fontevecchi del network Perfil: «Non sono ancora pronto a rivederlo, ma ovviamente è una questione di disciplina, niente a che vedere con il dogma, che oggi c’è e domani può non esserci». Nel colloquio, Francesco ha parlato di numerosi argomenti, dalle sfide ecclesiali, per le quali è fondamentale tenere a mente che «il lavoro del Papa con la Chiesa e di un vescovo con la diocesi è armonizzare», alla visione sociale della Chiesa, partendo dalla constatazione che «non è possibile avere un buon dialogo con la finanza». Tornando al giorno della sua elezione al soglio pontificio e alla scelta del nome, il giornalista gli ha chiesto perché si identifica con il santo di Assisi: «È una cosa spontanea. […] La vita di Francesco è la vita di un rivoluzionario, che ha il coraggio di ribaltare completamente le carte in tavola […]. È l’incoscienza dell’uomo innamorato di Gesù. Ammirevole, ma non del tutto imitabile. Sono questi santi che, per segnare la strada da seguire, vanno oltre, ma poi devono essere avvicinati un po’ di più alla vita ordinaria».
Clicca qui per leggere il testo completo dell’intervista
Poi, il Papa ha rilasciato un’intervista a Elisabetta Piqué del quotidiano La Nación, alla quale ha detto che ciò che lo ha reso particolarmente felice in questi anni è «tutto ciò che riguarda la linea pastorale del perdono e della comprensione delle persone. Dare a tutti un posto nella Chiesa». Infatti, egli immagina una Chiesa «più pastorale, più giusta, più aperta» secondo la linea tracciata dal Concilio Vaticano II, nonostante le resistenze di alcuni oppositori. In questo senso, importanti sono stati, ad esempio, la riorganizzazione dei dicasteri e l’apertura del diritto di voto al Sinodo alle donne partecipanti. Sul tema dell’ideologia di genere il pontefice ha detto che è pericolosa «perché diluisce le differenze, e la ricchezza degli uomini e delle donne e di tutta l’umanità è la tensione delle differenze», mentre riguardo alla guerra in Ucraina ha affermato che gli fa male e per questo tiene sempre la porta aperta al confronto. In conclusione, riflettendo sugli sbagli compiuti causati dall’impazienza dice: «A volte mi sale il sangue alla testa. Poi si perde la pazienza e quando si perde la pace si scivola e si commettono errori. Bisogna saper aspettare».
Associazione Rete Sicomoro | direttore Enrico Albertini
Via Fusara 8, 37139 Verona | P.IVA e C.F. 03856790237
Telefono 351 7417656 | E-mail info@retesicomoro.it
Privacy policy | © 2024 Rete Sicomoro