Audacia, speranza, creatività e coraggio tratteggiano la spiritualità del cristiano

Videomessaggio di Papa Francesco al Festival della Dottrina sociale della Chiesa.

«L’audacia, la speranza, la creatività e il coraggio non sono sinonimi, ma rappresentano una connessione di intenti, di virtù, di aperture e di sguardi sulla realtà che fortificano l’animo umano. Ma non solo. Ricorderete la parabola dei talenti raccontata nel Vangelo di Matteo (25,14-30). “Colui che aveva ricevuto cinque talenti andò a impiegarli, e ne guadagnò altri cinque”, si legge al versetto 16. Questa parabola è l’ultima parabola prima del testo nel quale viene detto che saremo giudicati sulla carità (Mt 25,31-46). Così quello sui talenti sembra il discorso programmatico di Gesù proprio sull’audacia che è necessaria per essere cristiani.»

Con queste parole, Papa Francesco ha introdotto il suo messaggio ai partecipanti all’undicesima edizione del Festival della Dottrina sociale della Chiesa, che si tiene a Verona dal 25 al 28 novembre 2021, collegandosi al tema di quest’anno “Audaci nella speranza, creativi con coraggio”. Con questa parabola, Gesù invita proprio a impiegare con coraggio i propri talenti, non importa quanti e quali siano, contro ogni buonismo di facciata e contro ogni fatalismo. Secondo il Vangelo, restare ripiegati in sé stessi con il solo obiettivo di conservare l’esistente è una sconfitta, perché ci sarà tolto anche quello che è rimasto. Solo con l’audacia, la speranza, la creatività e il coraggio si vive la spiritualità cristiana: «Perché a chiunque ha, verrà dato e sarà nell’abbondanza; ma a chi non ha, verrà tolto anche quello che ha» (Mt 25,29). Il pontefice conclude:

«La speranza […] è come buttare l’ancora all’altra riva. È questa audacia che ispira azioni nuove, orienta le competenze, stimola l’impegno, dà vita alla vita. Chi spera sa di essere parte di una storia costruita da altri e ricevuta in dono, proprio come nella parabola dei talenti. E sa anche che deve far fruttificare questo dono. […] Come recita lo slogan di questa edizione: Ovunque siete, costruite il cambiamento! Ovunque siete. Ma costruire il cambiamento, perché noi sappiamo che dalla crisi non si esce uguali: usciremo migliori o peggiori.»

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