Messaggio di Papa Francesco per la XCVII Giornata missionaria mondiale.
Messaggio di Papa Francesco per la XCVII Giornata missionaria mondiale.
Papa Francesco ha dedicato il messaggio per la novantasettesima Giornata missionaria mondiale al racconto dei due discepoli di Emmaus (Lc 24,13-35), in particolare al verso «Cuori ardenti, piedi in cammino». In loro, entusiasti di incontrare Cristo risorto dopo un momento di confusione e delusione, emergono tre aspetti suggestivi, che delineano l’itinerario missionario e possono rinnovare lo zelo per l’evangelizzazione: i cuori ardenti per le Scritture spiegate da Gesù, gli occhi aperti nel riconoscerlo, i piedi in cammino. Innanzitutto, i due viandanti, tristi perché avevano creduto alla morte del loro Maestro e al fallimento della speranza di aver trovato in lui il Messia, sono avvicinati dallo stesso Cristo, che prende l’iniziativa di avvicinarsi ai suoi e camminare al loro fianco. Gesù, poi, spiega loro i passi biblici che si riferiscono a lui e i cuori dei discepoli iniziano ad ardere. Il Signore si è fatto Parola vivente che sola può far ardere, illuminare e trasformare il cuore. È per questo che san Girolamo scrive «Ignorare le Scritture è ignorare Cristo»: la loro conoscenza è fondamentale l’annuncio del Vangelo.
Attorno alla tavola, i discepoli riconoscono Gesù quando egli prende il pane, lo benedice, lo spezza e lo distribuisce, ovvero riconoscono il segno dell’eucaristia, sacramento del sacrificio della croce. Colui-che-spezza-il-pane diventa il Pane-spezzato-per-noi, che entra nei cuori dei fedeli per farli ardere ancora di più e spingerli a riprendere il cammino per comunicare a tutti l’esperienza unica dell’incontro con il Risorto. Ogni missionario è chiamato a diventare, grazie all’azione dello Spirito Santo, colui-che-spezza-il-pane e colui-che-è-pane-spezzato per il mondo. Perché questa missione porti frutto, dunque, dobbiamo restare uniti a Lui, facendolo attraverso la preghiera quotidiana e l’adorazione.
Infine, i discepoli partono senza indugio per tornare a Gerusalemme e condividere con gli altri la gioia dell’incontro con Cristo. Non si può incontrare davvero Gesù senza essere infiammati dal desiderio di dirlo a tutti. L’immagine dei “piedi in cammino” ci ricorda la perenne validità della missio ad gentes, il compito dato alla Chiesa dal Signore risorto di evangelizzare ogni persona e ogni popolo sino ai confini della terra. A questo movimento missionario possono contribuire tutti: con la preghiera e l’azione, con l’offerta di denaro e di sofferenze, con la propria testimonianza. Dunque, la principale risorsa della missione sono coloro che riconoscono Cristo risorto nelle Scritture e nell’Eucaristia e portano nel cuore il suo fuoco e nello sguardo la sua luce.
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