La fraternità tra i credenti è un argine alle inimicizie e alle guerre

Messaggio di Papa Francesco in occasione del XXXIII Incontro internazionale di Preghiera per la Pace “Pace senza confini”.

“La vicenda biblica di Gerico ci ricorda che le mura cadono quando sono assediate con la preghiera e non con le armi, con aneliti di pace e non di conquista, quando si sogna un futuro buono per tutti. Per questo è necessario sempre pregare e dialogare nella prospettiva della pace: i frutti verranno! Non abbiamo paura, perché il Signore ascolta la preghiera del suo popolo fedele.”

In apertura del messaggio in occasione del XXXIII Incontro internazionale di Preghiera per la Pace “Pace senza confini”, che si è tenuto a Madrid dal 15 al 17 settembre 2019, Papa Francesco ricorda come alla caduta del muro di Berlino contribuì la preghiera per la pace di tante persone. Ma, purtroppo, negli ultimi due decenni c’è stato uno spreco di questo dono di Dio, dilapidato con nuove guerre e con la costruzione di nuovi muri e barriere.

“La pace va continuamente incrementata di generazione in generazione con il dialogo, l’incontro e la trattativa. È insensato, nella prospettiva del bene dei popoli e del mondo, chiudere gli spazi, separare i popoli, anzi contrapporre gli uni agli altri, negare ospitalità a chi ne ha bisogno e alle loro famiglie. In questo modo si fa a pezzi il mondo, usando la stessa violenza con cui si rovina l’ambiente e si danneggia la casa comune, che chiede invece amore, cura, rispetto, così come l’umanità invoca pace e fraternità. La casa comune non sopporta muri che separano e, ancor meno, che contrappongono coloro che la abitano. Ha bisogno piuttosto di porte aperte che aiutino a comunicare, a incontrarsi, a cooperare per vivere assieme nella pace, rispettando le diversità e stringendo vincoli di responsabilità.”

Per il Papa, il mondo sta vivendo un momento grave e per questo egli chiede ai rappresentanti delle Chiese e delle comunità cristiane e delle grandi religioni mondiali, ma anche a tutti gli uomini e tutte le donne di buona volontà, di stringerci per gridare che la pace è senza confini, senza frontiere. Bisogna sradicare dai cuori le frontiere che dividono e contrappongono e seminarvi sentimenti di pace e fraternità.

“Siamo infatti consapevoli, come credenti, che la preghiera è alla radice della pace. Chi la pratica è amico di Dio, come lo fu Abramo, modello di uomo di fede e di speranza. La preghiera per la pace, in questo tempo segnato da troppi conflitti e violenze, unisce ancor più tutti noi, al di là delle differenze, nel comune impegno per un mondo più fraterno. Sappiamo bene che la fraternità tra i credenti, oltre che un argine alle inimicizie e alle guerre, è fermento di fraternità tra i popoli.”

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