Omelia di Papa Francesco nella Domenica della Parola di Dio.
Omelia di Papa Francesco nella Domenica della Parola di Dio.
Nell’omelia per la messa di ieri nella Domenica della Parola di Dio, Papa Francesco parte dal trasferimento di Gesù dalla tranquilla e isolata Nazaret a Cafarnao, città di passaggio di popoli e culture, per sottolineare che l’urgenza che lo spinge è l’annuncio della Parola di Dio. Il Signore, poi, invita tutti alla conversione e chiede ai primi discepoli di trasmettere anche ad altri la sua Parola (Mt 4,12-23). Ecco, dunque, che i suoi insegnamenti assumono tre obiettivi: arrivare a tutti, chiamare alla conversione e rendere annunciatori.
Un Gesù sempre in movimento verso gli altri, quindi non seduto in cattedra come un maestro tradizionale, dimostra che la Parola di Dio è per tutti. Così facendo, nella Galilea delle genti dove egli predica tra stranieri, pagani, donne e uomini di varie regioni i confini del verbo divino vengono allargati, sconfinando oltre le terre dei giusti di Israele. La misericordia di Dio, insomma, è per tutti e la Parola è un dono rivolto a ciascuno di noi: «Non ci succeda di professare un Dio dal cuore largo ed essere una Chiesa dal cuore stretto […]; non ci succeda di predicare la salvezza per tutti e rendere impraticabile la strada per accoglierla; non ci succeda di saperci chiamati a portare l’annuncio del Regno e trascurare la Parola, disperdendoci in tante attività secondarie, o tante discussioni secondarie».
Il secondo aspetto esposto dal pontefice è che la Parola di Dio chiama alla conversione. «Convertitevi, perché il Regno dei cieli è vicino» (Mt 4,17), dice Gesù. Ciò significa che la vicinanza del Signore non lascia le cose come stanno, ma ci provoca un cambiamento che ci può far vedere la luce del bene a cui dare spazio e riconoscere le tenebre dei peccati da combattere. La Parola, quando entra in noi, ci cambia, trasformando il cuore e la mente e orientando la vita al Signore. L’invito, dunque, è di farle spazio.
Infine, per il Papa la Parola di Dio rende annunciatori. Sulle rive del lago di Galilea, Gesù dice ai fratelli Simone e Andrea che li farà «pescatori di uomini» (Mt 4,19). Seguendolo, essi diventeranno non più solo esperti di barche, reti e pesci, ma anche esperti nel cercare gli altri. Il richiamo del Signore ci attira nella rete dell’amore del Padre e ci rende apostoli che avvertono il desiderio irrefrenabile di far salire sulla barca del Regno quanti incontrano. Anche oggi la missione di chi crede è testimoniare la Parola nella quotidianità e viverla nella giustizia e nella carità, diventando cercatori di chi è perduto e portando loro l’annuncio di Dio che trasforma la vita.
Associazione Rete Sicomoro | direttore Enrico Albertini
Via Fusara 8, 37139 Verona | P.IVA e C.F. 03856790237
Telefono 351 7417656 | E-mail info@retesicomoro.it
Privacy policy | © 2024 Rete Sicomoro