Omelia di Papa Francesco nella Domenica della Parola di Dio.
Omelia di Papa Francesco nella Domenica della Parola di Dio.
«“Gesù disse loro: ‘Venite dietro a me’ […]. E subito lasciarono le reti e lo seguirono” (Mc 1,17-18). […] La Parola di Dio sprigiona la potenza dello Spirito Santo. È una forza che attira a Dio, come accaduto a quei giovani pescatori, folgorati dalle parole di Gesù; ed è una forza che invia agli altri, […] verso quanti sono lontani dal Signore. La Parola, dunque, attira a Dio e invia agli altri. Attira a Dio e invia agli altri: ecco il suo dinamismo. Non ci lascia chiusi in noi stessi, ma dilata il cuore, fa invertire la rotta, ribalta le abitudini, apre scenari nuovi, dischiude orizzonti impensati».
Nella Domenica della Parola di Dio, l’omelia di Papa Francesco ha ricordato come la Parola susciti la chiamata di Gesù. È successo ai primi discepoli, il Signore desidera che accada con ognuno di noi per farci suoi messaggeri e testimoni. La Parola è decisiva e cambia la vita, se si pensa a quanto è accaduto a sant’Agostino, san Francesco, santa Teresa di Gesù Bambino. Come in un dialogo, la sua forza mite tocca il cuore, s’imprime nell’anima e la rinnova con la pace di Gesù, che rende inquieti per gli altri.
«Perché per molti di noi non accade lo stesso? Tante volte ascoltiamo la Parola di Dio, entra in un orecchio ed esce dall’altro: perché? Forse perché, come ci mostrano questi testimoni, bisogna non essere sordi alla Parola. È il nostro rischio: travolti da mille parole, ci lasciamo scivolare addosso pure la Parola di Dio: la sentiamo, ma non la ascoltiamo; la ascoltiamo, ma non la custodiamo; la custodiamo, ma non ci lasciamo provocare per cambiare. Soprattutto, la leggiamo ma non la preghiamo».
I discepoli, invece, ascoltarono Gesù e decisero di lasciare le reti e seguirlo. Abbandonarono la vita che avevano fatto fino a quel momento, le loro sicurezze e abitudini, scegliendo di non rimanere impigliati in esse come i pesci nella rete. La Parola viva guarisce dai lacci del passato, perché reinterpreta la vita e risana la memoria ferita sciogliendo gli ormeggi di una fede bloccata. Poi, i discepoli fecero passi in avanti dietro al Maestro, ravvivati nel cuore e riempiti di speranza. La Bibbia attesta che la Parola è concreta ed efficace.
«Io, quale posto riservo alla Parola di Dio nel luogo dove abito? Lì ci saranno libri, giornali, televisori, telefoni, ma dov’è la Bibbia? Nella mia stanza, tengo il Vangelo a portata di mano? Lo leggo ogni giorno per ritrovarvi la rotta della vita? Porto nella borsa un piccolo esemplare del Vangelo per leggerlo? […] ho letto per intero almeno uno dei quattro Vangeli? Il Vangelo è il libro della vita, è semplice e breve, eppure tanti credenti non ne hanno mai letto uno dall’inizio alla fine».
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