Omelia di Papa Francesco alla messa per il Corpo della Gendarmeria.
Omelia di Papa Francesco alla messa per il Corpo della Gendarmeria.
«La conversione del cuore […] vuol dire cambiare vita, cioè che il cuore che non va per una buona strada trovi una buona strada. Ma non è soltanto conversione nostra: è anche conversione di Dio. […] Il peccatore si converte e Dio si converte pure per sé al peccatore. L’incontro con Dio, la conversione, è di ambedue le parti; ambedue cercano di incontrarsi. Il perdono non è soltanto andare lì, bussare alla porta e dire: “Perdonami”, e dal citofono ti rispondono: “Ti perdono. Vattene”. Il perdono è sempre un abbraccio di Dio. Ma Dio cammina, come noi camminiamo, per incontrarci.»
Nella messa per il Corpo della Gendarmeria di sabato, Papa Francesco inizia così la sua omelia, parlando del perdono di Dio e del modo di convertirsi. Come nella parabola del figliol prodigo e del padre misericordioso, bisogna andare da Lui per chiedere perdono e ricevere il Suo amore: questa è conversione. Ma occorre essere aperti a questo incontro e lo si può essere seguendo il modello del Cristo narrato dai Vangeli. Rivolgendosi direttamente ai gendarmi, il pontefice ha continuato:
«La strada della conversione è avvicinarsi, è la vicinanza, ma una vicinanza che è servizio. […] Ogni volta che voi vi avvicinate per servire, imitate Gesù Cristo. Ogni volta che voi fate un passo per mettere ordine, pensate che state facendo un servizio, state facendo una conversione che è servizio. E nel modo in cui lo farete, farete del bene agli altri. […] Il vostro servizio è una doppia conversione: una conversione vostra – come quella di Gesù Cristo –, lasciare le comodità, lasciare… “Vado a servire”; e l’altra conversione, quella dell’altro, che non si sente punito nel primo momento ma ascoltato, messo a posto, con l’umiltà di Gesù.»
Nella conclusione dell’omelia, Papa Francesco ricorda che il Vangelo dice che Gesù era sempre con i peccatori e loro si sentivano vicini a Lui, non giudicati. Questo non vuol dire nascondere la verità, perché solo se la si affronta si può trovare la strada per andare avanti, ma dirla con amabilità, con il cuore. Nel percorso di conversione di sé e degli altri si può scivolare, l’importante è riprendere sempre questo cammino con spirito di servizio, il modo che ha scelto Dio in Cristo per perdonarci e convertirci.
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