L’omelia di Papa Francesco sul sacerdozio in occasione della messa con ordinazioni presbiteriali nella Basilica Vaticana.
L’omelia di Papa Francesco sul sacerdozio in occasione della messa con ordinazioni presbiteriali nella Basilica Vaticana.
“Esercitando il ministero della Sacra Dottrina sarete partecipi della missione di Cristo, unico Maestro. Questa non è un’associazione culturale, non è un sindacato. Voi sarete partecipi del ministero di Cristo. Dispensate a tutti quella Parola di Dio, che voi stessi avete ricevuto con gioia. E per questo leggete e meditate assiduamente la Parola del Signore per credere ciò che avete letto, insegnare ciò che avete appreso nella fede, vivere ciò che avete insegnato. Mai si può fare un’omelia, una predicazione, senza tanta preghiera, con la Bibbia in mano. Non dimenticatevi di questo.”
Si rivolge così Papa Francesco ai nuovi presbiteri durante la messa nella Basilica Vaticana con la loro ordinazione. Raccomandando di esercitare in letizia e carità e con sincerità l’opera sacerdotale di Cristo, esorta loro di essere unicamente intenti a piacere a Dio e non a sé stessi. Inoltre, Il Papa chiede, siccome con il Sacramento della Penitenza si rimettono i peccati nel nome di Dio, di Cristo, della Chiesa, di non stancarsi di essere misericordiosi come il Padre, come Gesù è stato misericordioso con tutti noi.
“Sia dunque nutrimento al Popolo di Dio la vostra dottrina: quando viene dal cuore e nasce dalla preghiera, sarà tanto feconda. Sia gioia e sostegno ai fedeli di Cristo il profumo della vostra vita: uomini di preghiera, uomini di sacrificio, perché con la Parola e l’esempio edifichiate la casa di Dio, che è la Chiesa. E voi continuerete così l’opera santificatrice di Cristo. Mediante il vostro ministero, il sacrificio spirituale dei fedeli viene reso perfetto, perché congiunto al sacrificio di Cristo, che per le vostre mani, in nome di tutta la Chiesa, viene offerto in modo incruento sull’altare nella celebrazione dei Santi Misteri. State attenti nella celebrazione dell’Eucaristia. Riconoscete dunque ciò che fate. Imitate ciò che celebrate perché partecipando al mistero della morte e risurrezione del Signore, portiate la morte di Cristo nelle vostre membra e camminiate con Lui in novità di vita. Il Signore ha voluto salvarci gratuitamente. Lui stesso ci ha detto: «Date gratis quello che gratis avete ricevuto”. La celebrazione dell’Eucaristia è il culmine della gratuità del Signore. Per favore, non sporcatela con interessi meschini».”
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