Omelia di Papa Francesco durante la celebrazione eucaristica in occasione della visita alla Cittadella Cielo della comunità Nuovi Orizzonti di Frosinone.
Omelia di Papa Francesco durante la celebrazione eucaristica in occasione della visita alla Cittadella Cielo della comunità Nuovi Orizzonti di Frosinone.
“Soltanto quando il Signore è con noi, siamo capaci di fare una ricostruzione, perché è più difficile ricostruire che costruire, è più difficile. Anche da noi, è più difficile risistemare una vita che far crescere un bambino. È più difficile. Bisogna cambiare mentalità. […] La costruzione del tempio si difende con il lavoro e con la spada, cioè con la lotta. Anche la ricostruzione di una vita è una grazia, non meritata, tutto è grazia, ma bisogna difenderla, con il lavoro e anche con la lotta, per non lasciare che i mercanti della distruzione tornino a fare di questa vita un mucchio di pietre, di rovine, di mattoni.”
Papa Francesco, nell’omelia durante la celebrazione eucaristica di ieri in occasione della visita alla Cittadella Cielo della comunità Nuovi Orizzonti di Frosinone, paragona la ricostruzione del tempio di Gerusalemme, ispirata a Neemia da Dio dopo un lungo periodo in cui era rimasto distrutto, alla ricostruzione di una vita distrutta. Ci si può abituare alle rovine, che convengono ai mercanti di morte e dello status quo, ma in questo modo si rimane sconfitti.
“Tante volte il popolo, il popolo di Dio è dovuto andare avanti, e poi sconfitto andare indietro; e avanti, indietro, avanti, indietro…, fino a che è arrivato Gesù. Anche Lui, lo hanno ridotto in rovine alla croce, ma la sua potenza, la potenza di Dio lo ha ricostruito per sempre per noi. […] La liturgia dice che Dio fa vedere la sua potenza nella creazione ma più ancora nella redenzione, cioè nella vittoria di Gesù, nella vittoria di Gesù su di noi, perché lì Gesù costruisce il tempio, costruisce la Chiesa, costruisce le nostre vite. Noi non possiamo costruire le nostre vite, non possiamo mantenere il tempio della nostra vita in piedi, bene, senza Gesù, senza la fiducia in Gesù. È Lui che ci aiuterà in questo, con questa potenza propria di chi è capace di ri-sistemare le cose, che è più difficile di sistemarle.”
Per il Papa, a volte noi abbiamo un po’ di quella umana voglia di autodistruzione di cui dobbiamo stare attenti. Per difenderci, occorrono il lavoro e la fiducia nella preghiera in Dio. Ci serve la voglia di ricostruire sempre, senza mai scoraggiarci. Le sconfitte potranno sempre arrivare, ma Lui è più grande.
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