Anche i bambini hanno delle vere e proprie croci

Le meditazioni e le preghiere preparate da bambini per la Via Crucis presieduta da Papa Francesco.

Ieri, Venerdì Santo, Papa Francesco ha presieduto la Via Crucis tenutasi in Piazza San Pietro, le cui meditazioni e preghiere sono state preparate dal gruppo scout Agesci “Foligno I” dell’Umbria e dalla parrocchia romana Santi Martiri di Uganda. I pensieri che hanno accompagnato le stazioni sono legati a ciò che vivono i ragazzi, quindi alla scuola, alla famiglia, agli amici, allo sport. Ad esempio, alla prima stazione, ovvero quando Ponzio Pilato condanna a morte Gesù, è stato fatto un parallelo semplice ma significativo con la scelta del prefetto romano di lavarsi le mani.

Il bambino ha ricordato di quando un compagno della sua classe di prima elementare è stato incolpato di aver rubato la merenda di un altro. Lui sapeva che non era vero, ma è rimasto in silenzio perché non sentiva fosse un suo problema. Ma per questo ha provato vergogna, in quanto ha preferito fare niente invece che aiutare a fare giustizia, e se ne è pentito: «a volte sentiamo solo la voce di chi fa e vuole il male, mentre la giustizia è una strada in salita, con ostacoli e difficoltà, ma abbiamo Gesù al nostro fianco, pronto a sostenerci e aiutarci». Così, le stazioni raccontano momenti di vita giovanile vera e quotidiana, che vanno ascoltati tenendo conto che Gesù stesso ha indicato i bambini come esempio per entrare nel Regno. La preghiera introduttiva alla Via Crucis è rappresentativa della loro visione della realtà:

Caro Gesù,

Tu sai che anche noi bambini abbiamo delle croci, che non sono né più leggere né più pesanti di quelle dei grandi, ma sono delle vere e proprie croci, che sentiamo pesanti anche di notte. E solo Tu lo sai e le prendi sul serio. Solo Tu.

Solo Tu sai quanto è difficile per me imparare a non aver paura del buio e della solitudine.
Solo Tu sai quanto è difficile non riuscire a trattenermi e risvegliarmi ogni mattina tutto bagnato.
Solo Tu sai quanto è difficile non riuscire a parlare bene come gli altri, a pensare svelto e a fare i conti giusti.
Solo Tu sai quanto è difficile vedere i miei genitori litigare e sbattere forte la porta e non parlarsi per giorni.
Solo Tu sai quanto è difficile essere preso in giro dagli altri e accorgersi di venire escluso dalle feste.
Solo Tu sai che significa essere povero e dover rinunciare a quello che hanno i miei amici.
Solo Tu sai quanto è difficile liberarsi da un segreto che mi fa tanto male e non sapere a chi dirlo per paura di essere tradito, accusato o non creduto.

Caro buon Gesù, Tu sei stato bambino come me, anche Tu hai giocato e forse sei caduto e ti sei fatto male; anche Tu sei andato a scuola e forse qualche compito non è andato un gran che bene; anche Tu hai avuto una mamma e un papà e sai che qualche volta non ho molta voglia di obbedire quando mi dicono di fare i compiti, di portare via la spazzatura, di rifare il letto e di mettere a posto la cameretta; anche tu sei andato a catechismo e alla preghiera e sai che non sempre ci vado con tanta gioia.

Caro mio buon Gesù, Tu sai soprattutto che nel mondo ci sono bambini che non hanno da mangiare, non hanno istruzione, sono sfruttati e costretti a fare la guerra. Aiutaci ogni giorno a portare le nostre croci come Tu hai portato la tua. Aiutaci a diventare sempre più buoni: ad essere come Tu ci vuoi. E ti ringrazio perché so che mi stai sempre vicino e che non mi abbandoni mai, soprattutto quando ho più paura, e perché hai mandato il mio Angelo Custode che ogni giorno mi protegge e illumina. Amen.

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