Gli ultimi coinvolti sono un novizio e due postulanti di un monastero benedettino, ma quella dei rapimenti è ormai un’industria.
Gli ultimi coinvolti sono un novizio e due postulanti di un monastero benedettino, ma quella dei rapimenti è ormai un’industria.
Continuano incessantemente i rapimenti in Nigeria di membri delle Chiese locali. La settimana scorsa è toccato a un novizio e due postulanti del monastero benedettino di Eruku, nello stato centro-settentrionale di Kwara. Come riporta l’Agenzia Fides, un gruppo armato, probabilmente composto da pastori di etnia Fulani, è arrivato all’una di notte e ha preso in ostaggio fratel Godwin Eze,Anthony Eze e Peter Olarewaju.
A inizio mese, nello stato meridionale di Imo erano state rapite tre suore, Rosemary Ejiowokeoghere Osiowhemu e Josephine Mary Chinyekwuo delle Missionary Daughters of Mater Ecclesiae e Maria Ngozi Okoye della congregazione del Signore Risorto, e il seminarista Peter Eyakeno Sunday dei Missionary Sons of the Most Holy Trinity, insieme al loro autista, mentre stavano percorrendo la strada verso Mbano per recarsi al funerale della madre di una delle religiose. Dopo una decina di giorni, sono stati tutti rilasciati.
Il mese scorso era stato sequestrato a Udi, nello stato sud-orientale di Enugu, p. Marcellinus Obioma Okide, sacerdote presso la parrocchia cattolica di St. Mary Amofia-Agu Affar, dove stava rientrando. Lungo Eke-Affa-Egede Road il suo veicolo è stato bloccato da una banda criminale, che ha fermato anche altre sei persone che viaggiavano sulla stessa strada. Pochi giorni dopo il prete è stato liberato sano e salvo, ma non si sa se sia stato pagato o meno un riscatto.
Infatti, in Nigeria quella del sequestro di persona è diventata una vera e propria industria, che colpisce la società senza distinzioni. Assieme a stranieri e diplomatici, uomini d’affari e politici, governanti e funzionari governativi, ma pure cittadini comuni compresi gli studenti, anche sacerdoti, religiosi e religiose sono presi di mira dai criminali, che talvolta organizzano rapimenti di massa. I rapitori possono essere cittadini comuni oppure appartenenti a bande di pastori Fulani o a gruppi terroristici come Boko Haram. Purtroppo, queste distinzioni non sono sempre così nette, rendendo la situazione confusa e difficile da gestire.
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