Nel Punjub due chiese cristiane nel patrimonio storico nazionale

La cattedrale cattolica e quella anglicana di Lahore, in Pakistan, verranno restaurate con fondi pubblici.

La cattedrale cattolica del Sacro Cuore e quella anglicana della Resurrezione che sorgono nella città pakistana di Lahore hanno recentemente attirato l’attenzione del ministro del Punjub Ijaz Alam Augustine, che si occupa di diritti umani e minoranze. Come riporta AsiaNews, quello che l’ha colpito, purtroppo, è lo stato di degrado in cui versano questi grandi edifici di culto cristiani e, per questo, egli ha chiesto con successo al governo di includerle negli elenchi del patrimonio nazionale in quanto testimonianze storiche. La cattedrale anglicana fu edificata nel 1887 in stile neogotico dall’architetto inglese John Oldrid Scott e conserva un’antica croce di San Tommaso, ritrovata nel 1935 nell’antica città di Sirkap. La chiesa cattolica, consacrata nel 1907, è stata costruita da un architetto belga, Edouard Dobbeleers, secondo lo stile bizantino romano. Entrambe saranno così restaurate con fondi pubblici.

Il reverendo anglicano, Salman Babar, ha affermato che questa decisione darà un’immagine molto positiva del Pakistan e aiuterà a costruire rapporti migliori, visto che nel Paese si respira frequentemente un clima di discriminazione nei confronti delle minoranze. Fr. Faisal Pervaiz dell’arcidiocesi di Lahore ha dichiarato che si tratta di un passo coraggioso da parte del governo, che mostra interesse a salvare la cultura, il patrimonio e gli edifici storici anche delle minoranze. L’iniziativa è anche un gesto educativo nei confronti del popolo, con l’educazione che è l’arma più potente per portare cambiamenti nelle relazioni umane e ispirare le generazioni future a vivere in pace.

Purtroppo, a fianco di episodi positivi come questo ve ne sono altri di valore opposto. L’Agenzia Fides riferisce che, nella capitale Islamabad, alcuni leader religiosi e gruppi fondamentalisti islamici si sono opposti all’edificazione del primo tempio indù della città, dedicato a Shri Krishna, riuscendo a far sospendere temporaneamente i lavori. Il piano di costruzione era stato approvato dal governo, che aveva assegnato alla comunità indù un terreno e una sovvenzione, cosa illegale per gli oppositori, e sostenuto dall’organismo islamico Pakistan Ulema Council. Dopo che l’Alta Corte non ha accolto il ricorso degli estremisti, si attende il pronunciamento del Consiglio dell’Ideologia Islamica, sperando che prevalga il diritto di libertà religiosa presente nella Costituzione del Paese e la volontà di mostrare che il Pakistan è un luogo dove la convivenza interreligiosa è possibile.