In Polonia sta crescendo un trend online in cui ragazzi celebrano frequentatissime funzioni religiose nel metaverso.
In Polonia sta crescendo un trend online in cui ragazzi celebrano frequentatissime funzioni religiose nel metaverso.
Se alle messe nelle chiese si vedono sempre meno giovani, lo stesso non si può dire in quelle organizzate nel metaverso, un mondo virtuale che offre esperienze online. In Polonia, come racconta l’Agenzia SIR, sono decine di migliaia i ragazzi che seguono finte funzioni religiose create virtualmente e celebrate in diretta streaming. Poi, i video con frammenti di tali liturgie vengono condivisi sui social network, ottenendo ulteriori visualizzazioni. Lo spazio nel quale accade questo è Roblox, una piattaforma lanciata nel 2006 con oltre duecento milioni di utenti mensili, soprattutto adolescenti, che permette di giocare a videogiochi, creare mondi tridimensionali immersivi e partecipare a esperienze collettive in modo gratuito. A pagamento sono le possibilità di personalizzare gli ambienti e i propri avatar, ovvero gli alter ego virtuali. Così, c’è chi si è divertito a ricreare delle chiese virtuali, che talvolta assomigliano a edifici reali, dove celebrare le messe. Inoltre, sono sempre più i profili che vengono chiamati “arcidiocesi”.
Ad esempio il gruppo ArchidIecezja Gnieźnieńska, che conta ben ventiquattromila iscritti ed è seguito sull’applicazione di comunicazione Discord da oltre novantacinquemila membri, si ritrova in una copia digitale della cattedrale di Gniezno. Nella pagina relativa sul sito di Roblox, si può leggere l’invito con il giorno e l’ora della prossima funzione e, nel negozio, acquistare abiti da prete, paramenti sacri e una maglietta con lo stemma dell’arcidiocesi di Gniezno (quello reale). Se si guarda una registrazione delle sue finte celebrazioni su YouTube, si vedono personaggi, creati dai giocatori, in veste sacerdotale che si comportano come veri preti, mentre altri partecipano come fedeli. Leggendo la descrizione presente sotto uno di questi video, si capisce che tra gli avatar che conducono la messa ci possono essere anche un cardinale o un vescovo e che la liturgia può riguardare una semplice messa o anche un’ordinazione episcopale.
Gli amministratori ci tengono poi a sottolineare che non sono in alcun modo collegati all’arcidiocesi originale, preparano le funzioni con la massima cura (anche avvertendo che queste non hanno alcun valore religioso) e predicano insegnamenti coerenti con la dottrina e la spiritualità della Chiesa cattolica, in quanto la loro missione è condurre i fedeli alla rivelazione dell’amore di Dio per ogni essere umano e alla salvezza. Se da un lato alcuni ecclesiastici, visionando alcuni filmati, hanno giudicato questi giovani alquanto preparati nella conoscenza delle regole liturgiche, dall’altro è lecito domandarsi fino a che punto queste esperienze online siano utili in termini di fede. Comunque, è interessante quello che un partecipante ha scritto su Twitter: un giorno, alla messa nella cattedrale reale di Gniezno c’erano quattro persone, di cui tre sacerdoti, mentre in quella virtuale su Roblox i posti erano esauriti e c’erano oltre cinquecento giocatori in attesa.
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