Salmo 63, il canto del desiderio

Queste parole aiutano a desiderare la comunione e la conoscenza di Dio, per passare dai bisogni al desiderio profondo.

Sul Salmo 63 Charles de Foucauld disse: «È il salmo dei salmi! Le sue parole sono più dolci del miele. Recitandolo, si sente, per la tua grazia, la bocca piena di cose gustose. Bisogna ripeterlo spesso, molto spesso… lasciar cadere, una dopo l’altra, molto dolcemente, le parole di questo salmo, meditandolo a lungo». Questo salmo è un sublime canto del desiderio e della ricerca di Dio, che coinvolge l’essere umano in tutte le sue dimensioni, con particolare attenzione ai suoi sensi carnali.

In un incontro organizzato dal Settore Apostolato Biblico della Diocesi di Perugia, il biblista Ludwig Monti ha proposto una lectio dal titolo “Salmo 63: Dall’aurora io ti cerco. Il canto del desiderio”, di cui vi proponiamo il video. La riflessione del monaco di Bose lo porta ad affermare che i cristiani sono chiamati a desiderare la comunione e la conoscenza di colui che in prima persona ha vissuto il desiderio intenso di Dio, Gesù. Egli chiede a quanti lo seguono di fare i conti con la possibilità di accordarsi a esso, perseverando con una pratica costante per passare dai bisogni al desiderio profondo. Per iniziare, ecco la sua traduzione del testo del salmo:

O Dio, tu sei il mio Dio,
dall’aurora io ti cerco.
Ha sete di te il mio essere,
anela a te la mia carne,
in terra riarsa, arida, senza acqua.
Così nel Santo ti ho contemplato,
per vedere la tua forza e la tua gloria.
Poiché il tuo amore vale più della vita,
le mie labbra canteranno la tua lode.
Così ti benedirò nella mia vita,
nel tuo Nome alzerò le mie mani:
come di grasso e lardo il mio essere sarà saziato
e con labbra di esultanza ti loderà la mia bocca.
Quando mi ricordo di te sul mio letto,
e nelle veglie medito su di te,
che sei stato il mio aiuto,
all’ombra delle tue ali esulto.
Il mio essere aderisce a te,
la tua destra mi sostiene.
Ma quelli che cercano il mio essere per distruggerlo
scenderanno nelle profondità della terra,
saranno consegnati in potere della spada,
diventeranno preda degli sciacalli.
Il re invece gioirà in Dio,
si glorierà chiunque giura per lui,
perché sarà chiusa la bocca
di quanti dicono menzogna.

Leggi qui il testo della lectio