Dall’amministratore ai soci, dal referente al gestore della configurazione, sono diverse le figure necessarie in una CER.
Dall’amministratore ai soci, dal referente al gestore della configurazione, sono diverse le figure necessarie in una CER.
All’interno di una comunità energetica rinnovabile (CER) sono diversi i soggetti coinvolti. Innanzitutto, c’è un amministratore unico che rappresenta legalmente il soggetto giuridico alla base di una CER (clicca qui per conoscere l’iter che porta alla sua creazione). Poi ci sono gli iscritti alla CER, ovvero i soci dell’associazione, che possono essere di due tipi: il prosumer, ovvero l’intestatario di un’officina elettrica (denominazione data all’impianto di produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile legata al tema dell’accisa), che produce e consuma l’elettricità prodotta; il consumer, colui che possiede un’utenza elettrica (quindi un codice POD) e consuma anche l’energia prodotta all’interno della CER.
Nella gestione di una comunità energetica rinnovabile serve un referente, il soggetto a cui viene conferito un mandato da parte della CER per la gestione tecnica e amministrativa nei confronti del Gestore dei Servizi Energetici (GSE), come ad esempio Enel X, partner di Rete Sicomoro. Il GSE è la società che in Italia promuove l’incentivazione economica dell’uso delle fonti rinnovabili, l’efficienza energetica e la sostenibilità.
Oltre a questa situazione, è permesso creare una CER che comprenda più configurazioni, secondo il concetto one to many. Con esso si intende una modalità organizzativa che dà la possibilità di raggruppare gli iscritti a una CER in una configurazione, che dovrà possedere i requisiti riportati all’interno delle Regole tecniche per l’accesso al servizio di valorizzazione e incentivazione dell’energia elettrica condivisa del GSE e avere come ambito per la condivisione dell’energia la cabina primaria (clicca qui per saperne di più).
Diverse configurazioni potranno poi unirsi in un unico soggetto giuridico e, quindi, far parte della stessa comunità energetica rinnovabile. Ad esempio, nel territorio di una diocesi ci sono diverse cabine primarie ed è facile trovare il caso in cui la parrocchia di un comune faccia riferimento a una cabina primaria diversa da quella della scuola paritaria nel comune confinante. Grazie a questa possibilità, esse possono mettersi assieme in un’unica CER.
Ogni configurazione verrà gestita autonomamente ai fini del calcolo dell’energia elettrica condivisa e dal punto di vista economico, ma dovrà versare la sua quota per il pagamento del servizio di gestione al soggetto giuridico, risparmiando però in questo modo sui costi di gestione. L’assetto one to many comporta il coinvolgimento di altri soggetti. Il fondatore della configurazione è colui che facilità e promuove la nascita di una nuova CER o di una configurazione all’interno di una CER esistente. Il gestore della configurazione, invece, è il soggetto che si occupa del popolamento della configurazione per conto del referente (ad esempio un partner di Enel X).
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