Digitalizzazione del patrimonio culturale

Area: Regione Emilia-Romagna | Scadenza: 16 ottobre 2023 | Settore: cultura

Scadenza

16 ottobre 2023

Territorio a cui è rivolto

Regione Emilia-Romagna

Chi eroga il contributo

Regione Emilia-Romagna

Finanziamento complessivo

€ 14.000.000

Contributo per singolo progetto

Per i soggetti pubblici, il contributo sarà concesso:
– nella misura dell’80% delle spese ritenute ammissibili sino ad un massimo di € 300.000 per progetti che prevedono costi minimi pari a € 30.000 e non superiori a € 500.000;
– nella misura del 70% delle spese ritenute ammissibili sino ad un massimo di € 2.000.000, per progetti di rilevanza regionale che prevedono costi compresi fra e 500.001 e 3.000.000 presentati dai comuni capoluogo.
Per i soggetti privati, il contributo regionale sarà concesso nella misura dell’80% delle spese ritenute ammissibili e sino a un massimo di € 300.000 euro per progetti che prevedono costi minimi pari a € 30.000 e non superiori a € 500.000.

A chi è rivolto

Per quanto riguarda i soggetti pubblici, possono presentare domanda di contributo i seguenti enti del territorio regionale:
– comuni;
– unioni di comuni;
– città metropolitana di Bologna;
– consorzi pubblici ovvero persone giuridiche pubbliche a struttura associativa;
– aziende USL;
– altri organismi di diritto pubblico.
Per quanto riguarda i soggetti privati, possono presentare domanda di contributo i seguenti soggetti:
– associazioni;
– fondazioni;
– istituti presenti sul territorio regionale associati o collegati alla rete dell’Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia (INSMLI).

Che cosa finanza

Sono ammissibili i progetti finalizzati alla realizzazione di interventi di digitalizzazione del patrimonio culturale di biblioteche, archivi storici, musei e altri istituti e luoghi della cultura. In particolare, i progetti dovranno riguardare:
– la digitalizzazione e metadatazione del patrimonio culturale (librario, archivistico, storico, artistico, grafico, fotografico, sonoro, archeologico, architettonico, demo etnoantropologico ecc.) di proprietà del soggetto proponente o di cui il soggetto ha piena disponibilità di riproduzione digitale, finalizzata a garantirne la conoscenza, la conservazione e forme compatibili di fruizione;
– nuove forme di fruizione del patrimonio culturale;
– nuove forme di monitoraggio e gestione, partecipazione e apprendimento.

Informazioni

Se sei alla ricerca di contributi e hai domande riguardo alla partecipazione ai bandi, scrivi a ReteSicomoro.