Pratiche di innovazione sociale per contrastare la mancanza di fissa dimora

Area: Unione Europea e Paesi associati | Scadenza: 14 dicembre 2023 | Settore: sociale

Scadenza

14 dicembre 2023

Territorio a cui è rivolto

Stati dell’Unione Europea (compreso PTOM), Paesi EFTA/SEE (solo Norvegia e Islanda), Paesi associati al FSE+

Chi eroga il contributo

Commissione Europea

Finanziamento complessivo

€ 15.000.000

Contributo per singolo progetto

Minimo € 2.000.000 e massimo € 5.000.000

A chi è rivolto

Il bando è rivolto a persone giuridiche stabilite nei Paesi ammissibili. Il bando è aperto anche a organizzazioni internazionali. I progetti possono essere presentati da:
– un soggetto singolo, che può essere un’organizzazione ombrello della società civile, una rete di autorità locali e regionali e/o fornitori di servizi sociali a livello europeo (che copra almeno quattordici Paesi ammissibili), un’organizzazione internazionale o un’istituzione finanziaria internazionale, attivi nell’ambito del bando;
– un consorzio con il capofila che deve essere uno dei soggetti sopra indicati oppure un’organizzazione della società civile, un’autorità locale o regionale, un fornitore di servizi sociali o una banca nazionale di sviluppo a livello nazionale.

Che cosa finanza

Il bando, presentato nell’ambito della componente EaSI (Employment and Social Innovation) del Fondo Sociale Europeo+ (FSE+), ha l’obiettivo di:
– implementare e valutare progetti innovativi e/o misure politiche attraverso la sperimentazione sociale, il pilotaggio e la valutazione di pratiche di innovazione sociale nel campo della mancanza di dimora e dell’esclusione abitativa;
– costruire le capacità e le conoscenze di un ampio numero di stakeholder locali, regionali e nazionali attivi nel settore della mancanza di dimora e dell’esclusione abitativa.
Il bando mira a selezionare e sostenere finanziariamente un numero limitato di beneficiari capaci di realizzare, in almeno tre Paesi ammissibili, le seguenti attività:
– interventi di sperimentazione sociale nel campo della mancanza di fissa dimora e dell’esclusione abitativa implementati su piccola scala, prima di essere implementati in altri contesti o su scala più ampia se i risultati si dimostrassero convincenti (attività obbligatoria);
– capacity building dei principali stakeholder coinvolti negli interventi di sperimentazione sociale, quali enti del settore non profit, autorità pubbliche o imprese sociali/cooperative sociali, attivi a livello locale, regionale e nazionale (attività facoltativa).

Informazioni

Se sei alla ricerca di contributi e hai domande riguardo alla partecipazione ai bandi, scrivi a ReteSicomoro.