Prima

Area: Regioni Piemonte e Liguria | Scadenza: 13 aprile 2023 | Settore: beni culturali

Scadenza

13 aprile 2023

Territorio a cui è rivolto

Regioni Piemonte e Liguria

Chi eroga il contributo

Compagnia di San Paolo

Finanziamento complessivo

Contributo per singolo progetto

La Fondazione prevede l’attribuzione di un contributo di importo fino a € 25.000 per gli enti selezionati nella Fase 1. Per la Fase 2 prevede un contributo fino a un massimo di € 250.000 a copertura massima del 60% del budget, con un minimo di cofinanziamento richiesto all’ente del 40%.

A chi è rivolto

Sono ammessi ai contributi gli enti senza fini di lucro, con eccezione delle imprese strumentali, delle imprese sociali, delle cooperative sociali, oltreché delle cooperative operanti nel settore dello spettacolo, dell’informazione e del tempo libero, purché risultino enti proprietari, gestori o comodatari di beni (a condizione che il contratto di comodato preveda interventi di manutenzione e sia di durata superiore a tre anni).

Che cosa finanza

Tale bando è dedicato alla strutturazione e realizzazione di piani di manutenzione programmata e conservazione preventiva di sistemi di beni e mira a diffondere la cultura della manutenzione a scapito dell’intervento emergenziale. Orientato a favorire la gestione ottimale e più efficiente dei beni, è diretto a fornire alle istituzioni che si occupano del patrimonio vincolato i più adatti strumenti di conoscenza specialistica a carattere tecnico e tecnologico, con riferimento alla sostenibilità finanziaria, ambientale e sociale. Si riconfermano cardini del bando di selezione la pianificazione degli interventi, legata a logiche di medio/lungo periodo, e la sostenibilità ambientale – riconducibile essenzialmente all’efficienza energetica e della gestione dei lavori – sociale, collegata ai temi del riuso, della rigenerazione urbana e della partecipazione attiva della cittadinanza e finanziaria. Sono ammessi alla valutazione i progetti che riguardano:
– Fase 1: piani di manutenzione programmata e conservazione preventiva di sistemi di beni aperti al pubblico;
– Fase 2: piani triennali di manutenzione programmata e conservazione preventiva, selezionati fra i candidati della Fase 1.
I progetti devono possedere i seguenti requisiti:
– il piano triennale di manutenzione e conservazione deve riguardare sistemi di beni appartenenti e/o dati in comodato al medesimo ente e dal medesimo gestiti o la cui gestione sia in capo ad un solo ente. Per sistemi di beni si intende da un minimo di tre a un massimo di cinque beni immobili. Qualora sia stata attuata una selezione di beni, è opportuno anche segnalare quali criteri siano stati a tal fine adottati. I beni immobili contemplati possono ricomprendere anche le pertinenze e i beni conservati al proprio interno; in tal caso contenitore e contenuto verranno computati come un unico bene;
– i beni oggetto del piano di manutenzione devono essere aperti alla fruizione pubblica o comunque la stessa deve essere prevista a partire dal 2023;
– i beni devono essere ubicati nel territorio piemontese e ligure;
– il progetto deve concernere esclusivamente la manutenzione di opere tutelate ai sensi del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio.

Informazioni

Se sei alla ricerca di contributi e hai domande riguardo alla partecipazione ai bandi, scrivi a ReteSicomoro.