Il sussidio della CEI per la celebrazione della domenica della Parola di Dio

Il documento “Parola di Dio e missione”, curato da diversi Uffici nazionali, fornisce proposte per la preghiera e la meditazione.

È stato pubblicato il sussidio per la celebrazione della domenica della Parola di Dio, che quest’anno si terrà il 22 gennaio, dal titolo “Parola di Dio e missione”. Curato dagli Uffici nazionali della CEI Catechistico (Settore apostolato biblico), Liturgico, per l’Ecumenismo e il dialogo interreligioso, per i Beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto e per la Cooperazione missionaria tra le chiese, il documento fornisce una serie di proposte per la preghiera e la meditazione attraverso testi, commenti e immagini sul tema scelto per la giornata ed è suddiviso in cinque parti: Animazione liturgica, Testi biblici, Documenti magisteriali, Documenti ecumenici, Opere d’arte.

Nella presentazione, il segretario generale della CEI Giuseppe Baturi sottolinea che, proprio mentre è in corso il secondo anno del cammino sinodale delle Chiese che sono in Italia dedicato all’ascolto, risuona ancora più forte la frase di san Paolo: «La fede viene dall’ascolto e l’ascolto riguarda la parola di Cristo» (Rm 10,17). Scrive l’arcivescovo: «La fede in Gesù, morto e risorto, è un dono che raggiunge chi è disponibile ad obbedire all’annuncio di salvezza così come l’orecchio è aperto ai suoni che vengono dall’esterno: il cristiano non è dunque centrato su di sé, ma piuttosto “evangelicamente sbilanciato” verso il mondo che lo circonda».

Egli continua affermando che la Chiesa in ascolto è quella missionaria, proiettata verso il mondo, desiderosa di crescere nella fede, interessata a ogni uomo e donna, attenta soprattutto a quanti abitano loro malgrado le periferie esistenziali. È così che l’ascolto della Parola di Dio educa il cuore a entrare in relazione profonda con le persone e con gli eventi della storia: Dio parla ancora attraverso le Scritture e la vita concreta. Mons. Baturi conclude dicendo che «La Parola che il Padre ha rivolto all’umanità nel Figlio risuona ancora: possa questo strumento favorire nelle comunità e nelle famiglie quell’esercizio interiore di ascolto, da cui ha origine non solo la fede, ma anche la speranza e la carità».

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