Questi due attributi divini sono fondamentali per capire la vocazione dell’essere umano, ma non secondo il loro significato comune.
Questi due attributi divini sono fondamentali per capire la vocazione dell’essere umano, ma non secondo il loro significato comune.
«Il binomio “amore e verità” (hesed we’emet) compare diverse volte nella Bibbia sia riferito a Dio, sia agli esseri umani in rapporto con lui. Potremmo dire che “amore e verità” sono due categorie fondamentali per comprendere lo sguardo della Scrittura su Dio e sulla vita umana». Nell’articolo pubblicato su Messaggero Cappuccino, il monaco camaldolese e biblista Matteo Ferrari introduce così la sua riflessione sul significato di questi termini, che non sono da intendere secondo l’attuale linguaggio comune. Quando si parla di amore si pensa a un sentimento, all’affetto verso una persona. Ma, nel contesto biblico, hesed può essere tradotto con “fedeltà” o “amore fedele”, indicando così una relazione in un rapporto di alleanza che impegna reciprocamente. La verità, comunemente, è razionalmente il contrario della falsità, mentre nella Bibbia con ‘emet ci si riferisce alla fedeltà, all’affidabilità, con una prospettiva ancora una volta relazionale.
Nella Scrittura, queste parole sono innanzitutto attributi di Dio ed esprimono due sue caratteristiche assolute. Nel suo incontro con Mosè sul Sinai, viene detto: «Il Signore, il Signore, Dio misericordioso e pietoso, lento all’ira e ricco di amore e di fedeltà» (Es 34,6). Il Signore ama di amore fedele e non viene meno alle sue relazioni. È una sicurezza nelle vite degli esseri umani, i quali, anche se falliscono nella relazione con Lui a causa della loro fragilità, possono sempre ritornare al Padre. I salmi cantano questo volto di Dio: «Ma tu, Signore, Dio misericordioso e pietoso, lento all’ira e ricco di amore e di fedeltà» (Sal 86,15) e «Giustizia e diritto sono la base del tuo trono, amore e fedeltà precedono il tuo volto» (Sal 89,15). Anche se l’esperienza dell’uomo nella storia sembra talvolta andare secondo criteri differenti (si pensi alle guerre), Egli rimane fermo e offre un’altra possibilità di vita.
Amore e verità hanno a che fare anche con l’esistenza di uomini e donne, in quanto mete a cui tendere per vivere con pienezza. Indicando la necessità di perseguirle custodendo la Parola di Dio, il Salmo 25 afferma: «Tutti i sentieri del Signore sono amore e fedeltà per chi custodisce la sua alleanza e i suoi precetti» (Sal 25,10). Nella Bibbia, quando si racconta del matrimonio di Isacco viene anche detto dal servo di Abramo al padre di Rebecca: «se intendete usare bontà e fedeltà (hesed we’emet) verso il mio padrone, fatemelo sapere; se no, fatemelo sapere ugualmente, perché io mi rivolga altrove» (Gn 24,49). Qui non si parla di sentimenti (si fa riferimento a persone che non si sono mai incontrate), ma dell’importanza di rapporti umani affidabili. In conclusione, si può riconoscere che il binomio amore-verità sia un tratto della vocazione dell’essere umano secondo il sogno di Dio per noi.
Associazione Rete Sicomoro | direttore Enrico Albertini
Via Fusara 8, 37139 Verona | P.IVA e C.F. 03856790237
Telefono 351 7417656 | E-mail info@retesicomoro.it
Privacy policy | © 2024 Rete Sicomoro