Texas, boe spinate sul Rio Grande per fermare i migranti

Gli irregolari sudamericani che volevano varcare il confine statunitense lungo il fiume sono stati respinti in modo disumano.

Quest’estate, i migranti sudamericani che provavano a varcare il confine statunitense in maniera irregolare a Eagle Pass, cittadina texana sulle rive del Rio Bravo, hanno trovato un’infida barriera quale strumento di dissuasione. Voluta dal governatore dello stato Greg Abbott, questa barriera di trecento metri è formata da una serie di boe di un metro di diametro rivestite di filo spinato, legate vicine una all’altra per formare un muro galleggiante. Contemporaneamente, altre tecniche per dissuadere le persone già affaticate da un lungo viaggio sono state la negazione di acqua da bere e l’ordine di ritornare indietro fino al territorio messicano a nuoto, cosa che ha portato a decine di annegamenti, tra cui quello di un bambino.

Come riporta Avvenire, il paramedico e soldato Nicholas Wingate ha denunciato la situazione su un giornale, perché, nonostante sia necessario «difendere i confini nazionali», si è ormai «oltrepassato il limite dell’umanità». Le sue affermazioni sono state rilanciate da altri agenti e girate al dipartimento di Sicurezza pubblica del Texas, l’ente incaricato di applicare la politica migratoria. La vicenda è arrivata fino a Washington e alla Casa Bianca. Il sindaco della cittadina in questione e l’ufficio del governatore hanno subito negato le accuse, dicendo di essersi limitati ad applicare la legge e incolpando l’amministrazione di Biden di essere la causa del caos migratorio. In realtà, i flussi sono al minimo dal 2018.

L’arcivescovo di Sant’Antonio, Gustavo García-Siller, ha commentato con forza dicendo che «Chi nega acqua e aiuto è un corrotto e un omicida». Lui e altri ventuno vescovi del Texas hanno persino presentato una denuncia comune contro le pratiche impiegate nei confronti dei migranti, affermando che «Il fatto che queste persone debbano fuggire dai loro Paesi i quali non possono garantire loro una vita degna non autorizza a trattarli in modo disumano». Il dipartimento di Giustizia ha poi intrapreso un’azione legale ritenendo che la barriera non avesse l’autorizzazione per l’installazione e ponesse un serio rischio alla sicurezza pubblica e all’ambiente. Pochi giorni fa è arrivata la decisione del giudice, che ha intimato di procedere allo spostamento delle boe sul lato americano della riva.