Trevi, false suore occupano abusivamente una casa parrocchiale

Una decina di anni fa a Trevi, in provincia di Frosinone, si sono presentate al parroco di allora due suore straniere che chiedevano ospitalità, dopo che avevano abitato in una casa privata. Con un gesto caritatevole, il sacerdote fornì loro un alloggio in un edificio della parrocchia e la comunità ha iniziato ad aiutarle donando con costanza cibo e altri beni di prima necessità. Ma le due donne, si è poi scoperto, non sono consacrate.

Maria Soledad Dorda Perez Lozao e Alicia Maria Arango Munoz, come sono chiamate dal vescovo della diocesi di Anagni – Alatri mons. Lorenzo Loppa in una lettera inviata all’attuale parroco don Pierluigi, si sono chiuse nell’abitazione e non hanno intenzione di uscire. Tante sono state le proposte indulgenti da parte della parrocchia, intenzionata a risolvere una lunga vicenda sgradevole. Per di più, da luglio sono state interrotte le forniture di acqua e luce, cosa che aggrava la situazione in quanto alle signore si è aggiunta la madre molto anziana di una delle due.

Ora, una soluzione, seppur sgradevole, potrebbe passare per le mani dell’avvocato diocesano. Il vescovo infatti, spazientito dall’ostinazione delle false suore, ha scritto a don Pierluigi: «Lei e la comunità parrocchiale sono a conoscenza dei fatti e mi rattrista constatare che i vari e vani tentativi di una soluzione dialogata non siano andati a buon fine. Pertanto mi sento in obbligo d’intervenire d’autorità perché la casa parrocchiale, indebitamente occupata, ritorni in possesso della comunità cristiana di Trevi e venga utilizzata dal parroco. Se ciò risulterà di qualche difficoltà potrà giovarsi anche delle forze dell’ordine, prima di dover ricorrere alle autorità giudiziarie».