In Uganda si piantano alberi nelle scuole cattoliche

Il progetto di salvaguardia ambientale Greening the school è portato avanti dalla Conferenza Episcopale locale.

In Uganda, nonostante le restrizioni e i lockdown che ancora si susseguono e che impongono la chiusura preventiva degli istituti scolastici, il divieto degli spostamenti tra distretti e i raduni pubblici, la Commissione per l’educazione presso il Segretariato cattolico della Conferenza Episcopale locale sta cercando di portare avanti il progetto di salvaguardia ambientale Greening the school, lanciato nel 2019 a Lira, con il sostegno del Ministero dell’acqua e dell’ambiente e la collaborazione di partner come la FAO.

Per mettere in pratica gli insegnamenti dell’enciclica di Papa Francesco Laudato si’ e dare il proprio apporto per tutelare la casa comune, in otto diocesi del Paese sono stati finora piantati alberi in circa quindicimila acri di terreno. Per ora, l’obiettivo è far crescere in ogni scuola almeno un paio di piante, così da contribuire alla conservazione del sistema ecologico in maniera diffusa.

Il segretario esecutivo della Commissione p. Ronald Okello ha spiegato all’Agenzia Fides che al momento, a causa delle restrizioni per il contenimento della diffusione del coronavirus tra gli studenti, le scuole sono chiuse ed è difficile proseguire l’attività. Ma ciò non scoraggia i promotori dell’iniziativa, che prevedono di coinvolgere non solo altre diocesi ugandesi, ma anche le parrocchie e le piccole comunità cristiane.

L’intento è anche quello di mobilitare risorse per potenziare la capacità di autosufficienza, nei limiti del possibile, delle comunità. In questa direzione si sta muovendo anche il governo centrale, che sta portando avanti vari progetti di distribuzione di piantine di alberi agli agricoltori, con lo scopo di mitigare le conseguenze del riscaldamento globale e dei cambiamenti climatici.