Il film del pluripremiato regista Gianfranco Rosi vuole essere il ritratto di un uomo che ci fa guardare oltre.
Il film del pluripremiato regista Gianfranco Rosi vuole essere il ritratto di un uomo che ci fa guardare oltre.
È uscito in questi giorni nelle sale cinematografiche un nuovo film su Papa Francesco. Si chiama In viaggio ed è stato diretto da Gianfranco Rosi, regista di documentari come Sacro GRA (Leone d’oro nel 2013) e Fuocoammare (Orso d’oro a Berlino nel 2016). Presentato quest’anno nella sezione “Fuori concorso” alla settantanovesima Mostra internazionale d’arte cinematografica della Biennale di Venezia, il lungometraggio è «il ritratto di un uomo che ci fa guardare oltre e riflettere su temi universali», ha dichiarato Rosi.
Il regista ha ripercorso trentasette viaggi apostolici che il pontefice ha fatto dal 2013 al 2021, andando dal Medio Oriente al sud-est asiatico, dal continente africano a quello americano. L’itinerario tra i cinquantatré Paesi visitati diventa una sorta di Via Crucis dove il Papa si fa testimone delle sofferenze del mondo, toccando i temi centrali del nostro tempo: la povertà, le migrazioni, la solidarietà, le guerre, l’ambiente.
Trasformando in un linguaggio cinematografico i filmati realizzati per esigenze televisive, la camera segue il Papa, guardando quello che vede e ascoltando quello che dice. Questi spezzoni sono montati assieme a materiali d’archivio, frammenti di film e scene originali, con l’obiettivo di creare un dialogo a distanza tra tutto ciò e un racconto su Papa Francesco come «tributo a coloro che cercano di cambiare qualcosa».
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