La spedizione, che in Australia vedrà gareggiare un olandese, si dedicherà anche a un progetto solidale con la comunità aborigena.
La spedizione, che in Australia vedrà gareggiare un olandese, si dedicherà anche a un progetto solidale con la comunità aborigena.
I campionati del mondo di ciclismo che si stanno tenendo a Wallongong, in Australia, vedrà per la prima volta partecipare un atleta del Vaticano, nella prova su strada élite di domenica 25 settembre. A correre sarà Rien Johan Schuurhuis, che fa parte della Vatican Cycling, una delle discipline dell’associazione polisportiva ufficiale dello stato pontificio, l’Athletica Vaticana. Proprio a settembre di un anno fa, l’Unione Ciclistica Internazionale aveva accettato l’affiliazione dell’ente, un traguardo importante perché, oltre allo sport agonistico, esso propone esperienze di comunità come l’accoglienza dei pellegrini, anche con disabilità, che arrivano a Roma in bicicletta per incontrare il Papa.
Il quarantenne Schuurhuis, residente a Roma dal 2020, tornerà in Australia, dove si era trasferito con la moglie nel 2009 prima di vivere in India e nel Pacifico francese. Su Vatican News, ha scritto che è stato immediatamente attratto dai valori e dallo spirito comunitario di Athletica Vaticana e, nello spirito dell’enciclica Fratelli tutti, si è trovato in sintonia con l’attenzione di Papa Francesco per lo sport come veicolo di incontro. Quindi, ha aggiunto:
«Lo sport ha il potere di spingere ciascuno di noi a dare il meglio di sé, sposando la generosità, il sacrificio e l’umiltà. Noi di Athletica Vaticana siamo pronti a portare questi valori ai Campionati del mondo e a incoraggiare tutti gli atleti a essere ambasciatori dello sport come veicolo di inclusione, di fraternità e di pace».
La spedizione ai campionati mondiali della Vatican Cycling ha come obiettivo quello di testimoniare i valori della fraternità e dell’inclusione. Infatti, riporta Avvenire, oltre alla gara la squadra vivrà un’esperienza di solidarietà insieme a Caritas Australia, proponendo un’iniziativa sportiva ai bambini della comunità aborigena coinvolti nel progetto solidale “First australians” con Kinchela boys home. Per dare importanza all’avvenimento, il team sarà accolto dall’arcivescovo di Sydney, monsignor Anthony Colin Fisher, e dal vescovo di Wallongong, monsignor Brian Mascord.
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