Venezuela, Maduro decide di anticipare il Natale

Per distrarre la popolazione dal caos post elettorale, il presidente ha stabilito che il periodo natalizio inizierà l’1 ottobre.

Il presidente del Venezuela Nicolás Maduro, dopo le contestate elezioni che lo hanno confermato per un terzo mandato, ha annunciato una misura per compensare il clima turbolente di quest’ultimo mese: l’inizio del periodo natalizio sarà anticipato al primo ottobre. La strana decisione è stata comunicata durante il suo programma televisivo del lunedì (Con Maduro), dove egli ha detto, riporta Avvenire: «Per omaggiarvi, come segno di gratitudine nei vostri confronti firmerò un decreto per anticipare il Natale l’uno ottobre». Il motivo della scelta è «trasmettere un po’ di allegria natalizia».

Ciò non implica un reale cambiamento nelle date legalmente festive, ma in un Paese a maggioranza cattolica la mossa è un tentativo di distrarre la popolazione dalla rabbia di chi contesta a Maduro di aver truccato le elezioni. La sua vittoria con il 52% dei voti non è stata dimostrata con la pubblicazione dei verbali di voto, come richiesto dall’opposizione (il Consiglio elettorale nazionale si è giustificato parlando di attacchi informatici), e non è riconosciuta non solo dagli Stati Uniti, ma nemmeno da Messico, Colombia e Brasile, che solitamente sono vicini al presidente venezuelano.

Il clima del Venezuela non è certamente positivo: la comunità internazionale ha duramente criticato il mandato di arresto emesso dalla giustizia contro Edmundo Gonzalez Urrutia, il candidato dell’opposizione; Human Rights Watch ha pubblicato un rapporto in cui ha documentato undici omicidi durante le proteste di massa post-elettorali, che si aggiungono ad altri tredici uccisioni e alle almeno duemilaquattrocento persone arrestate, tra cui vari minorenni; le organizzazioni per i diritti umani denunciano gravi violazioni nella gestione politica del Paese. La repressione del dissenso non è mai stata così alta.

La Conferenza Episcopale del Venezuela ha ovviamente condannato con durezza la scelta politica di anticipare il Natale prima dell’Avvento: «Il Natale è una festa universale. Il modo e il tempo della sua celebrazione sono di competenza dell’autorità ecclesiastica. Questa festività non deve essere utilizzata per scopi propagandistici o politici particolari». Si è anche detta molto preoccupata della campagna di violenze degli organi statali nei confronti di chi non è allineato con Maduro, ai quali si imputano crimini molto gravi senza garantire un giusto processo, in palese contraddizione con i principi della Costituzione e delle leggi della Repubblica.