In Venezuela si sospetta una nuova tratta di persone

La Commissione Giustizia e Pace della Conferenza Episcopale e la Caritas sollecitano le autorità pubbliche a investigare e processare i responsabili.

“La Commissione Giustizia e Pace e la Caritas sollecitano le autorità del Potere Pubblico Nazionale ad investigare, perseguire, processare e condannare i responsabili dei crimini di tratta delle persone; a garantire alle famiglie delle vittime l’accesso diretto, senza nessun ostacolo, ai corpi di sicurezza dello Stato e agli organi giudiziari, per esporre i propri casi e ricevere giustizia senza alcun ritardo, come prevede la Costituzione e i diversi strumenti internazionali di protezione dei diritti umani, sottoscritti e ratificati dalla Repubblica bolivariana del Venezuela”.

Come riportato dall’Agenzia Fides, mons. Roberto Lückert, arcivescovo emerito di Coro e presidente della Commissione Giustizia e Pace della Conferenza Episcopale Venezuelana, si è rivolto così alle autorità pubbliche dello Stato sudamericano, colpito da una grave crisi. Il motivo di questo accorato appello è stato la scomparsa di decine di persone che navigavano su imbarcazioni verso l’isola di Trinidad e Tobago.

Spesso, quelle che scompaiono sono giovani donne, che partono dopo essere state contattate da qualcuno che le offre lavoro e migliori condizioni di vita. Alcuni familiari lamentano il fatto che, sebbene informati della scomparsa dei loro parenti a causa di un naufragio, non hanno trovato risposta da parte di chi è incaricato a portare avanti le indagini alla richiesta di ricerca e recupero dei corpi delle vittime.

“La Commissione osserva con preoccupazione l’aumento di questo tipo di eventi non solo nella parte orientale del paese, ma anche nelle zone di confine di Falcón, Brasile e Colombia, dove operano questi gruppi di criminali che mettono in pericolo la vita e l’integrità fisica e la dignità delle donne – specialmente giovani e minorenni -, creando grande ansia e disperazione nelle loro famiglie e particolarmente nei bambini e bambine lasciati in una situazione di abbandono”.