Il presidente della Conferenza Episcopale Nigeriana ha dichiarato che il Paese è seduto su una bomba a orologeria.
Il presidente della Conferenza Episcopale Nigeriana ha dichiarato che il Paese è seduto su una bomba a orologeria.
La Nigeria «è seduta su una bomba a orologeria», ha affermato qualche settimana fa Lucius Ugorji, arcivescovo di Owerri e presidente della Conferenza Episcopale Nigeriana, la quale sostiene i giovani che, riunitisi nel movimento End Bad Governance, nel mese di agosto hanno manifestato nelle strade per protestare contro il presidente Bola Tinubu. I motivi delle contestazioni, degenerate in scontri con oltre dieci vittime e centinaia di arresti, sono legati all’incapacità dell’attuale governo di dare una risposta ai problemi del Paese, dove vivono più di duecentoventi milioni di persone, all’alto costo della vita e alla mancanza di sicurezza, scrive Nigrizia.
Mons. Ugorji, infatti, ha dichiarato che «Finché la nazione sarà afflitta da povertà, sofferenza e corruzione, e finché il futuro dei giovani nella nostra nazione rimarrà così critico, le proteste non faranno che ripetersi», denunciando inoltre che «Gli agenti di sicurezza cercano di reprimere i partecipanti alle proteste e i loro sostenitori con false accuse. Ciò solleva preoccupazioni sul fatto che stiano cercando di privare i cittadini dei loro diritti democratici e delle loro libertà di protestare o allo scopo di dare l’impressione che nel Paese vada tutto bene e che non ci sia alcun motivo per protestare».
In una dichiarazione pubblica al termine dell’assemblea plenaria, i vescovi della Nigeria hanno aggiunto che «Il peso del debito si è rivelato una nuova forma di schiavitù per le generazioni presenti e future», riporta l’Agenzia Fides. Per loro, le decisioni economiche dell’attuale governo come il ritiro dei sussidi per il carburante e la fluttuazione della moneta nazionale hanno avuto origine dagli enormi debiti verso agenzie monetarie internazionali e il conseguente reperimento interno di fondi per compensare i deficit di bilancio. «Queste riforme hanno innescato un’inflazione galoppante che ha ridotto la maggior parte dei nigeriani a una vita di crudele sofferenza e miseria», hanno proseguito.
In seguito alle proteste, Tinubu ha nominato nuovi capi della Sicurezza Nazionale di Stato e dell’intelligence in seguito le dimissioni dei predecessori. Stando alla stampa nigeriana, a ottobre sono previste nuove manifestazioni.
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