Una riflessione del vescovo della città oppressa dal governo cinese delinea una strada di resilienza e speranza.
Una riflessione del vescovo della città oppressa dal governo cinese delinea una strada di resilienza e speranza.
«Penso alle bellissime immagini di fiori e piccole piante che si aprono dentro le crepe delle strade di ciottoli o nei vecchi muri di pietra. Gli affascinanti colori pastello dei fiori di primavera o i ricchi colori rustici del fogliame autunnale che emergono da semplici crepe sono semplicemente meravigliosi. Sono la prova dell’incredibile potenza della vita che proviene dal Creatore. Come possono crescere in un ambiente così stretto e scomodo?».
Inizia così una riflessione sull’attuale situazione di Hong Kong del vescovo Stephen Chow Sau yan pubblicata sul settimanale diocesano locale, il Sunday Examiner, e riportata da AsiaNews. La vita nell’ex colonia inglese, oggi oppressa dalla legge sulla sicurezza nazionale imposta dal governo cinese, sembra per lui sempre più simile a un’esistenza tra le crepe. Come tutti i suoi abitanti, anche la Chiesa un tempo godeva di una maggiore libertà di espressione, ma ora ciò che era dato per scontato sta diminuendo, come dimostra l’arresto del vescovo emerito Joseph Zen Ze kiun (ora liberato su cauzione ma passibile di processo).
Chi è rimasto sente la delusione, il nervosismo, la frustrazione, la rabbia per quello che è capitato. A quelli cristiani, il vescovo dice che «l’amore e la luce di Dio si trovano in tutte le cose, anche nelle crepe». Dalle fessure, infatti, nascono fiori, arbusti e persino alberi, a dimostrazione che niente può impedire alla vita di fiorire e aggiungere bellezza e speranza al mondo. Più la situazione è dura, più l’esistenza si fa resistente e, a volte, allarga le crepe. La fede vissuta in modo positivo è un motore straordinario per affrontare, sia individualmente e collettivamente, un contesto che cambia e rischia di farci cadere nelle tenebre.
Accettare questo cambiamento della realtà non significa approvarlo, ma aiuta a discernere con una mentalità creativa nuove possibilità che ci proiettino verso il futuro, anche se oggi non siamo ancora in grado di comprenderle. Mons. Stephen Chow Sau yan sottolinea inoltre che il discernimento ci chiede di riflettere, non di reagire. Infatti, l’azione istantanea di risposta a una forza opprimente non permette di capire la volontà di Dio. Occorre ricordarsi che nel lungo termine per capire è essenziale e benefica la salvaguardia dello spazio interiore.
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